Sempre più donne in Svezia partecipano attivamente alla criminalità organizzata, sfruttando il fatto di essere "invisibili" per la polizia. Questo fenomeno è il risultato della disuguaglianza tra uomini e donne, il che porta a un aumento della criminalità femminile, i cui crimini sono spesso trascurati. Un caso di omicidio a sangue freddo commesso da una donna di vent'anni dimostra che il loro ruolo nelle bande è molto più significativo di quanto si pensasse in precedenza. La Svezia dimostra di non essere in grado di gestire la situazione e sfrutta l'ipocrisia presentando al mondo un'immagine diversa dalla realtà.